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INCONTRO CON L'AUTORE
Luca Bianchini si racconta
Il Cigno
3 Febbraio 2017, ore 18,30

Una stupenda serata in compagnia di Luca Bianchini, I suoi fans si erano assiepati in negozio già dal primo pomeriggio e le attese non sono state deluse: la presentazione del suo ultimo romanzo "Nessuno come noi" è stata la scusa per raccontare della sua adolescenza, delle insicurezze e delle paure dei giovani degli anni ottanta, ma anche per discutere delle abitudini della nostra società, fra nuove tecnologie e fobie varie.

Presentatori della serata il frizzante Pippo Pelo accompagnato dall'esuberante Adriana Petro, e la professoressa Vittoria Marino dell'Università di Salerno.

Luca Bianchini, simpatico ed ironico, non si è sottratto alle numerose domande e ci ha mostrato la sua visione scanzonata del mondo.

Alla fine l'abbraccio dei numerosi fans che hanno voluto salutarlo ed avere la dedica sul nuovo libro.

 

Lo chef Vincenzo Guerra ha elaborato per la serata tre diversi appetizers: scarola brasata con pesto di mandorle e pasta Kataifi, Purea di cavolfiore con fagioli borlotti e salmone, polpo alla gallega con dadolata di patate aromatiche... tutto da leccarsi i baffi!

Un ringraziamento particolare a tutti coloro che hanno contribuito a realizzare questo evento: il Mondadori bookstore di Salerno, l'architetto Antonio Napoli, e il maestro Bartolomeo Gatto,

 

Ecco le foto dell'evento:

Luca Bianchini, conduttore radiofonico di Colazione da Tiffany e scrittore di romanzi di successo come "io che amo solo te" e "la cena di natale" (dal quale è stato tratto un film con Riccardo Scamarcio e Laura Chiatti, per la regia di Marco Ponti), è solo da pochi giorni in libreria con «Nessuno come noi» (Mondadori), ed è già in vetta alle classifiche dei libri più acquistati.

 

Protagonisti del suo ultimo libro sono dei diciassettenni che frequentano un liceo torinese negli anni Ottanta: c’è l’aspirante paninaro innamorato della sua compagna di banco, la dark della scuola e il nuovo arrivato, bocciato l’anno prima, bello e un po’ arrogante. Il tutto in un epoca dove la comunicazione era veicolata tramite bigliettini e si aspettava trepidanti uno squillo del telefono fisso.

Poco importa se il liceo è a Torino o a Salerno, se abbiamo vissuto quell’epoca o meno, ognuno di noi potrà rivedersi e riconoscere i propri amici nei personaggi del libro.

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